il principe Carlo scopre la Cipolla di Giarratana
“Avevo 16 anni quando insieme a mio padre ho cominciato a coltivare quest’ortaggio. Ho creduto molto in questo progetto – prosegue Salvatore Noto – e ho costruito un laboratorio di trasformazione con una linea di conserve a base di cipolla, con ingredienti naturali, utilizzando solo materie prime locali e di alta qualità. Il 2004 è stato un anno decisivo per l’attività: per la prima volta, in occasione del Salone del Gusto di Torino, portavamo la nostra cipolla trasformata. Mi presentai con solo due prodotti, la marmellata di cipolle e il paté, ma fu un successo! A tal punto che Carlo il principe d’Inghilterra, in visita alla fiera, si fermò incuriosito davanti allo stand, colpito dalla grandezza dell’ortaggio”.
Insomma ho investito molto per far conoscere la cipolla di Giarratana in tutta Italia e all’estero
Un prodotto tipico che, negli ultimi anni, è divenuto protagonista dei mercati nazionali e internazionali, con il riconoscimento del presidio Slow Food. Esso rappresenta il patrimonio gastronomico siciliano, ma anche il legame con la terra, con la sua storia e cultura. Tradizionalmente la semina viene effettuata a partire dalla fine di ottobre, durante il plenilunio o con luna calante, in semenzaio, e il trapianto ha luogo in febbraio-marzo, disponendo 15-20 piantine per metro quadro.
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